Credito d’imposta 4.0

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Un invio tardivo di una delle 3 diverse comunicazioni necessarie ad accedere al credito d’imposta 4.0 (in particolare la prima, contenente la prenotazione dell’incentivo) è sufficiente per incorrere nel mancato perfezionamento della procedura per la fruizione del bonus per gli investimenti 2025. È quanto emerge dalla lettura del decreto direttoriale Mise 15.05.2025, che disciplina il meccanismo di prenotazione delle risorse e le modalità di invio delle comunicazioni da parte delle imprese beneficiarie (preventiva, di conferma dell’acconto e di completamento) necessarie per poter accedere al credito d'imposta per investimenti in beni 4.0 e conferma il maggior rigore e la complessità della procedura agevolativa rispetto al passato adottati dall’autorità di governo.
In aggiunta, le imprese beneficiarie saranno impegnate in una corsa contro il tempo per aggiudicarsi la quota spettante delle risorse disponibili, pari a 2,2 miliardi di euro, stabilite dalla legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024): sarà l’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva a determinare la priorità nella prenotazione (e quindi nell’assegnazione) delle risorse stesse.

Le nuove regole non riguardano gli investimenti effettuati entro il 31.12.2024, con acconto minimo del 20% e ordine accettato dal fornitore. Con successivo decreto direttoriale saranno individuati i termini a decorrere dai quali il nuovo modello di comunicazione preventiva entrerà in vigore per poi essere trasmesso al Gse (Gestore servizi energetici).
Per gli investimenti 2024 per i quali, al 31.12.2024, risulta verificata l’accettazione dell’ordine da parte del venditore con il relativo pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, non si applicano le nuove regole, ma le disposizioni di cui al decreto direttoriale 24.04.2024.

Il decreto direttoriale 15.05.2025, invece, si applica agli investimenti già comunicati con data di ultimazione successiva al 31.12.2024, per i quali, entro tale data, non risulta verificata l’accettazione dell’ordine da parte del venditore con il relativo pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Per accedere al bonus le imprese dovranno inviare su apposito modello una comunicazione in via preventiva, non oltre il 31.01.2026, con l’indicazione dell’ammontare complessivo degli investimenti in beni materiali 4.0 (allegato A, L. 232/2016) che si intendono effettuare e con la prenotazione del relativo credito d’imposta.
Entro 30 giorni dall'invio della comunicazione preventiva, l'impresa dovrà trasmettere nuovamente il modello in via preventiva con l’indicazione della data e dell’importo del pagamento relativo all'ultima quota dell’acconto per il raggiungimento del 20% costo di acquisizione.
Al termine degli investimenti, l'impresa dovrà trasmettere una comunicazione di completamento:
  • entro il 31.01.2026, per gli investimenti ultimati entro il 31.12.2025;
  • entro il 31.07.2026, per gli investimenti completati entro il 30.06.2026.
In caso di esaurimento delle risorse le imprese accederanno al beneficio in caso di nuove disponibilità, ma vale sempre l'ordine cronologico di invio delle comunicazioni preventive.
La comunicazione è allegata al decreto direttoriale 5.05.2025 e si compone di:
  • un frontespizio, per l’indicazione dei dati identificativi dell’impresa e della tipologia di comunicazione;
  • una sezione, per l’indicazione delle informazioni concernenti gli investimenti in beni materiali 4.0 e l’importo del credito d’imposta.


Italia Oggi 17.05.2025